Pini è un anziano cagnolino di 16 anni molto amato dai suoi Proprietari che da quasi due anni viene seguito al San Bartolomeo.
Pini è venuto da noi la prima volta per una patologia oculare, una sub-lussazione del cristallino che è la lente che c’è all’interno del globo oculare e che interviene nel complesso processo visivo; oltre a questo problema Pini soffriva di glaucoma, un aumento della pressione oculare e per queste patologie lo Specialista Oftalmologo ha iniziato la terapia del caso.
Alla visita è stato inoltre riscontrato un intenso soffio cardiaco che si percepiva a livello di due valvole cardiache, la valvola mitrale e la valvola tricuspide; i Proprietari hanno riferito che da giovane Pini aveva contratto la filariosi cardio-polmonare, una grave patologia trasmessa dalle zanzare al cane ed al gatto, per la quale è molto importante seguire un’attenta profilassi annuale, questa era stata curata ma aveva probabilmente determinato delle lesioni al cuore ed ai polmoni.
Per questa patologia cardio polmonare Pini presentava serie difficoltà respiratorie ed intolleranza all’esercizio fisico. Pini inoltre come quasi tutti i cani anziani soffriva di una patologia a carico della bocca, la parodontite, che causava dolore, difficoltà nella masticazione e provocava una forte alitosi, espressione dell’infezione orale cronica. Diversi anni prima dei Colleghi avevano estratto dei denti malati a Pini ma purtroppo negli anni seguenti non sono più state eseguite delle detartrasi volte a fare in modo che la bocca non arrivasse in così gravi condizioni in età avanzata.
Si è consigliato ai Proprietari di approfondire le condizioni cardio-polmonari con uno studio radiografico, una visita cardiologica ed un’ ecografia cardiaca con eco-color doppler che ha rivelato la presenza di una grave patologia sia polmonare che cardiaca e si è quindi instaurata una terapia.
La patologia a carico della bocca ha cominciato ad impedire a Pini di alimentarsi a causa del dolore e dell’infezione malgrado le terapie antibiotiche utilizzate a più riprese. Si è pertanto deciso di proporre una chirurgia odonstomatologica per quanto le gravi condizioni cardio respiratorie lo potessero sconsigliare e per questo di utilizzare un’anestesia in TCI di propofol e remifentanyl ; i Proprietari hanno compreso che non c’erano alternative alla chirurgia ed è stato loro spiegato che il sistema d’anestesia scelto era l’unico che ci desse la possibilità di operare Pini, minimizzando i rischi anestesiologici.
Pini nelle fasi pre-operatorie è stato pre-ossigenato e mantenuto caldo, è stato messo sotto monitor cardiologico e dopo circa 30 minuti è stata indotta l’anestesia in TCI cominciando la ventilazione controllata (IPPV) ed il monitoraggio ventilatorio; una volta in anestesia sono stati eseguiti i blocchi (anestesia locale) dei nervi della bocca ed è iniziato l’intervento chirurgico.
L’Anestesista durante la chirurgia è riuscita a mantenere buone le condizioni emo-dinamiche di Pini e sono stati quindi estratti i denti che tanti problemi gli avevano provocato per anni. Subito prima di risvegliare Pini è stato stilato un adeguato piano analgesico post-chirurgico affinché Pini non provasse dolore né al risveglio né nei giorni seguenti l’intervento.
Il risveglio è stato dolce e graduale con parametri cardio circolatori ottimali in relazione alle patologie da cui Pini è affetto e a due ore dalla fine della chirurgia Pini ha cominciato a farsi sentire perché desideroso di tornare a casa dove, appena rientrato, ha subito fatto capire ai Proprietari che aveva fame… molta fame.
Pini ce l’ha fatta ma senza l’anestesia in TCI di propofol e remifentanyl non avrebbe in alcun modo potuto superare l’intervento.